SISTEMATICA
ramo della biologia che studia la classificazione dei viventi.
TASSONOMIA
sistema di classificazione gerarchica dei gruppi, basato sulle loro relazioni evolutive.
Il grande botanico che diede nome e cognome alle piante.
Linneo, medico e botanico svedese, si occupò di piante sin da giovane cercando nuovi criteri per nominare e classificare le piante note e quelle sconosciute che arrivavano dai continenti appena scoperti. Lo fece introducendo la nomenclatura binomia, ovvero assegnando alle piante (e poi agli animali) due nomi: uno per il genere e uno per la specie. Fu lui ad inventare la classificazione dei viventi.
Il concetto di specie è alla base della classificazione degli organismi viventi, trattandosi del livello tassonomico obbligatorio gerarchicamente più basso. La scelta di un criterio univoco ed universale per identificare le specie è però difficile, soprattutto in quanto le specie sono entità non statiche, ma che si modificano nel tempo e nello spazio e pertanto ciò che abbiamo sotto i nostri occhi è solamente una diapositiva di un processo evolutivo che è in realtà continuo: di qui la difficoltà a creare confini certi e di conseguenza l'incertezza nella definizione.
Il genere è una categoria che raggruppa le specie, in quanto aventi caratteristiche comuni tra loro. Più generi vengono a loro volta raggruppati in famiglie. Nella nomenclatura binomiale codificata da Linneo ogni creatura vivente viene contraddistinta da due termini - il genere, con iniziale maiuscola, e la specie, con iniziale minuscola. Altri termini aggiuntivi, come la sottospecie, sono facoltativi.
La definizione esatta di genere è complessa e non sempre univoca. In linea di massima, specie diverse appartenenti allo stesso genere hanno una serie di caratteristiche comuni, ma non possono riprodursi. Esistono casi rari di riproduzione tra specie diverse di uno stesso genere (ibridazione), molto spesso con l'intervento umano, ma i figli rimangono infecondi. Per esempio, il cavallo può incrociarsi con l'asino, dando origine al mulo e al bardotto, ma né il mulo né il bardotto possono avere figli. Questi non si possono infatti definire interfecondi cioè in grado di riprodursi producendo prole feconda. L'incrocio, inoltre, avviene per opera dell'uomo ma non avviene in natura. La situazione classica presenta però diverse eccezioni, soprattutto nel regno vegetale.
La famiglia è uno dei livelli di classificazione scientifica degli organismi viventi e di altre entità biologiche, quindi della zoologia, della botanica, della protistologia, micologia, batteriologia, virologia.
Nell'organizzazione sistemica, la famiglia è inferiore all'ordine e superiore al genere. Nello stesso ordine ci sono perciò una o più famiglie, e ciascuna famiglia è suddivisa in uno o più generi.
La suddivisione in generi può essere preceduta da quella in sottofamiglie, che in zoologia possono essere a loro volta suddivise in tribù.
In zoologia i nomi delle famiglie terminano sempre con -idi (-idae); la prima parte si basa invece sul nome del genere più rappresentativo.
In biologia, ai fini della tassonomia, l'ordine è uno dei livelli di classificazione scientifica degli organismi viventi, tanto della zoologia, a quanto della botanica[1].
Nell'organizzazione sistemica, l'ordine è inferiore alla classe e superiore alla famiglia[1]. Nella stessa classe ci sono perciò uno o più ordini, e ciascun ordine è suddiviso in una o più famiglie.
I nomi degli ordini di Uccelli e Pesci terminano sempre con -iformi (-iformes),
La classe è uno dei livelli di classificazione scientifica degli organismi viventi (tanto della zoologia, quanto della botanica) e dei minerali.
Diverse classi possono (ma non è necessario) essere ulteriormente suddivise in sottoclassi.
Nel sistema di classificazione usato in zoologia è immediatamente inferiore al tipo e superiore all'ordine. Ovvero: nello stesso tipo ci sono uno o più classi, e ciascuna classe viene suddivisa in una o più ordini.
Ad esempio, gli uccelli sono una classe, chiamata Aves, la quale viene ulteriormente suddivisa in sottoclassi, di cui interessa soprattutto quella chiamata neorniti (Neornithes).
Nel sistema di classificazione usato in botanica è immediatamente inferiore alla divisione e superiore all'ordine. Ovvero: nella stessa divisione ci sono uno o più classi, e ciascuna classe viene suddivisa in una o più ordini.
In cristallografia fanno parte di una classe tutti i cristalli con lo stesso grado di simmetria. Ci sono 32 classi.
Il phylum (/ˈfilum/[1]; plurale phyla), a volte italianizzato in filo[2], è il gruppo tassonomico gerarchicamente inferiore al regno e superiore alla classe. Il termine phylum, in Italiano, è sinonimo di tipo quando si riferisce alla zoologia ed è sinonimo di divisione in botanica. Il greco-latinismo phylum (dal greco φῦλον, "nazione", "tribù", "gente") si può usare per tutti i regni.
In spagnolo e portoghese si usa correntemente l'adattamento filo.
Gli organismi dello stesso phylum hanno un piano strutturale comune, non necessariamente evidente dalla morfologia esterna.
Il regno è il gruppo tassonomico di livello gerarchico più elevato condiviso da ogni classificazione scientifica, e fu introdotto già da Linneo. Il livello gerarchicamente superiore, successivamente introdotto, è il dominio.
Originariamente Linneo divise il mondo dei viventi, secondo il criterio della mobilità, nei regni animali e vegetali: Animalia e Plantae. Col procedere delle conoscenze biologiche tale divisione risultò insostenibile in quanto ad esempio:
Oggi sono tipicamente riconosciuti, a seconda degli schemi classificativi adottati, fino a sette diversi regni, variamente aggregati dai diversi autori, e con concessione o meno del taxon di regno alla relativa suddivisione. Esistono comunque altre classificazioni più fitte, condivise scientificamente, per adesso, da un ridotto numero di ricercatori.