Il suolo è composto da una parte solida (componente organica e componente minerale o inorganica), una parte liquida e da una parte gassosa.
Durante la sua evoluzione, il suolo differenzia lungo il suo profilo (l'insieme degli strati che formano il profilo) una serie di orizzonti. I più comuni orizzonti identificabili, ad esempio, sono un orizzonte superficiale organico (sovrastato talvolta da uno strato di lettiera indecomposta), in cui il contenuto di sostanza organica insieme alle particelle minerali raggiunge una percentuale notevole (es: 5%-10%), un sottostante orizzonte di eluviazione, in cui il processo di percolazione delle acque meteoriche ha eluviato una parte delle particelle minerali fini lasciando come prevalente la componente limosa o sabbiosa, e al fondo l'orizzonte di illuviazione corrispondente, dove le suddette particelle fini (argillose) si sono accumulate.
I processi che originano un suolo sono comunque disparati, ed è possibile una caratterizzazione dei suoli in stretta correlazione ai regimi climatici. Questa non è comunque l'unico tipo di classificazione operabile.
La pedologia è la scienza che studia la composizione, la genesi e le modificazioni del suolo dovute sia ai fattori biotici che abiotici. La chimica del suolo è invece la disciplina che si occupa dello studio e caratterizzazione chimica e chimico-fisica del suolo.
All'interno di un suolo, in funzione delle rocce da cui si origina e del clima dell'area, sono distinguibili dei livelli, indicati come orizzonti pedologici, in cui ciascuno è uno strato ben identificabile distinguibile dagli altri sopra- e sottostanti. Il celebre pedologo russo Vasilij Dokučaev, il primo a fornire una analisi della natura dei suoli, distinse tre orizzonti (più il substrato roccioso):
Classificazioni più moderne possono distinguere ulteriori orizzonti [3], la FAO nel 2014 ha proposto come riferimento:
Esistono anche orizzonti che manifestano simultaneamente caratteristiche di due orizzonti, chiamati orizzonti di transizione e indicati con le due lettere, es. AB, AC, BC.
Altre classificazioni e suddivisioni più complesse si sono succedute nel tempo.